mercoledì 31 ottobre 2007

FONDI POST TERREMOTO: LA CORTE DEI CONTI VUOLE VEDERCI CHIARO

DISPACCIO AGENZIA ANSA - ROMA 30 OTTOBRE 2007
«La procura regionale molisana della Corte dei Conti ha aperto un fascicolo nei confronti del presidente della Regione e Commissario straordinario per la gestione dei fondi post terremoto, Michele Iorio. L'obiettivo è quello di verificare se dal punto di vista contabile vi siano state violazioni nella gestione dei fondi stanziati per il sisma del Molise - oltre 700milioni di euro di cui circa 480 già erogati - che il 31 ottobre del 2002, esattamente 5 anni fa, provocò il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, in cui morirono 27 bimbi e una maestra.

Il fascicolo, secondo quanto si è appreso, è stato aperto a ottobre –quindi pochi giorni fa - e prenderebbe in esame tutti gli interventi realizzati e in via di realizzazione da parte del Commissario, ad eccezione di quelli per la ricostruzione di San Giuliano di Puglia, i cui fondi sono stati gestiti dal Dipartimento della Protezione Civile. Il fascicolo, inoltre, fa seguito ad un decreto firmato a maggio dal premier Romano Prodi su proposta del capo del Dipartimento della Protezione Civile, con il quale si istituisce una Commissione ispettiva “con il compito di verificare le attività tecnico, amministrative e contabili di carattere straordinario e urgente poste in essere dal commissario delegato-presidente della Regione Molise, per fronteggiare la situazione di emergenza conseguente ai gravi eventi sismici verificatisi il giorno 31 ottobre 2002 nel territorio della provincia di Campobasso”.

La Commissione avrebbe dovuto terminare i lavori entro agosto con una relazione al Dipartimento della Protezione Civile ma ad oggi i commissari non hanno ancora completato il lavoro. “Questa procura - si legge nel provvedimento della Corte dei Conti firmato dal procuratore regionale Giuseppe Grasso - ha provveduto ad attivare apposita vertenza” in attesa che la Commissione “pervenga ad accertare la sussistenza di situazioni dannose, comunque ricollegabili alle rilevate illegittimità ovvero di altri profili comunque aventi riflessi lesivi delle ragioni dell'erario”. E proprio perché si attende l'esito dei lavori della commissione, «non si assumeranno iniziative dirette a duplicare gli accertamenti, salvo la sussistenza di situazioni aventi autonoma rilevanza».

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