martedì 4 dicembre 2007

MOLISE, LA FORMAZIONE E' UNA CORSA



Molise, la formazione è una corsa
Antonello Caporale
Repubblica.it
4 dicembre 2007


I molisani si sono come ridestati da un lungo torpore e oramai segnano colpi di cronaca a ripetizione. Merito degli amministratori regionali che impongono ai giornali l'attenzione che sentono di meritare. Di qualche giorno fa la notizia che la Regione ha deciso di assumere utilizzando la cabala, la pesca magica del numeretto. Al lavoro si arriva grazie alla sorte! Un bel sorteggio, equo e garantito, evento solidale e democratico. Chi viene pescato riceve lo stipendio; agli scalognati la solita promessa: ritenta, sarai più fortunato.

Di ieri l'ultima norma creativa dell'amministrazione guidata da Michele Iorio, rotondo governatore di centrodestra: l'orologio. Vince il più veloce. Vincono, cioè agguantano i fondi cospicui messi a disposizione dall'Unione europea per i progetti di formazione al lavoro, coloro che per primi presenteranno le domande. La delibera è chiara. E' stata resa pubblica da Michele Pietraroia, consigliere del Partito democratico in una interrogazione urgente agli assessorati regionali competenti.

In breve: ci sono 705.379 euro destinati alle attività formative. Soldi freschi, soldi tanti (la popolazione dell'intera regione supera di poco i 300mila abitanti). Bisogna spenderli presto perché Bruxelles esige la fattura, pena la revoca dei finanziamenti. E' già tardi, siamo a dicembre... Correre, dunque.

La delibera prescrive il criterio decisivo per raccogliere una fetta della torta: il tempo. I progetti di formazione, ricorda la norma, "verranno finanziati secondo l'ordine di presentazione e fino ad esaurimento fondi". Il cronometro è scattato il 23 novembre. Le lepri risultano oggettivamente avvantaggiate.

Non è il caso qui di approfondire la materia legata alla formazione. Il termine, nella cruda realtà meridionale, ha conosciuto la più vasta e cruenta degenerazione sistemica. In Puglia sono di più le inchieste penali aperte che i corsi completati; in Campania e Calabria, con l'immancabile Sicilia a far da faro, la spesa pubblica, resa ancor più pesante dai finanziamenti straordinari di Bruxelles, ha reso praticabile il più acceso sistema clientelare. Sono stati progettati, e purtroppo finanziati, corsi di ogni tipo: dai più innocui (pavimentista e tornitore) ai più creativi (velina show girl).

Progetti fantasma per corsisti il più delle volte fantasma. Nessuna formazione credibile, nessuno sbocco lavorativo garantito, nessun piano di studi coerente e selettivo. La corresponsione delle paghette per la frequentazione dei corsi si è risolta innumerevoli volte in un sostituto dell'indennità di disoccupazione. E i docenti, il più delle volte, sono stati selezionati attraverso variegati parametri clientelari.

Adesso il Molise stabilisce come criterio selettivo del finanziamento dei progetti formativi l'orologio. Chi prima arriva bene alloggia. Chi si attarda ripasserà. Totò avrebbe aggiunto: a prescindere!

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