giovedì 19 novembre 2009

SANITA': PRIMONUMERO SMENTISCE, DATI ALLA MANO, LA VELINA DELLA GIUNTA REGIONALE

LA VELINA
Comunicato stampa della Presidenza della Giunta Regionale
Pur con una serie di criticità il Sistema Sanitario del Molise si fregia di una qualità di prestazioni e di un costo pro-capite migliori di molte regioni italiane. E' quanto emerge dal rapporto del CERM (Competitività Regolazione Mercati) pubblicato in questi giorni. Il Rapporto, che si occupa dei costi e della qualità dell'Intero Sistema Sanitario nazionale e di quello delle singole regioni, vede il Molise collocato in una postazione centrale, tredicesima, tra le 20 regioni italiane per "qualità delle prestazioni".
Il Molise, dice il CERM, viene subito dopo l'Abruzzo, prima del Lazio e della Sardegna e molto prima di tutte le altre regioni del Sud.
Stessa cosa dicasi per gli "Spostamenti rispetto alla spesa sanitaria pro-capite standardizzata". Il Sistema Molisano è il tredicesimo per costo pro-capite e costa meno di quello dell'Abruzzo, della Liguria, del Lazio, della Puglia, del Trentino A.A. della Sicilia e della Campania.
I dati sono su base decennale 1997-2007. "Occorre rilevare –ha sottolineato il Presidente della Regione Michele Iorio- che negli ultimi anni abbiamo aumentato la dotazione tecnologica di tutte le strutture sanitarie del Molise. Mentre il costo pro-capite è rimasto praticamente invariato. E' quindi evidente che il dato sulla qualità è suscettibile di una sensibile modifica in positivo. Ciò non vuole assolutamente dire che non intendiamo continuare la strada del risanamento, della riduzione degli sprechi e della ristrutturazione dell'intero Sistema Sanitario Regionale. Questi dati però ci danno ragione rispetto alla tesi da noi sempre sostenuta che in fondo il Molise, per la sua strutturazione territoriale, per la sua demografia e per la grossa percentuale di anziani della sua popolazione, ha un costo pro-capite in linee con tante altre Regioni non solo del Sud, ma anche del Centro e del Nord. Un costo dunque non elevato che però non ci ha impedito di modernizzare il Sistema, qualificare i Servizi e implementare il numero delle prestazioni".

PRIMONUMERO.IT, DATI ALLA MANO,SMENTISCE LA TESI DELL'UFFICIO STAMPA DELL'UFFICIO REGIONALE
Gioco delle 3 carte: e la sanita’ al collasso diventa efficiente
Uno studio dice che i servizi sanitari in Molise sono costosi e di scarsa qualità, Iorio trasforma i dati sostenendo il contrario e la stampa locale si affida esclusivamente alle parole del Governatore: ecco come una notizia infondata diventa verità.

“Alleluja alleluja, la sanità molisana, se non ottima, è per lo meno buona”. Così recitava, più o meno, l’entusiastico – e a dire il vero anche poco comprensibile – comunicato diramato dal portavoce del presidente della Regione Molise martedì 17 novembre. Comunicato che, con toni ugualmente trionfalistici, è stato pedissequamente riportato da quasi tutti gli organi di informazione locale il giorno successivo, e anche da alcune agenzie di stampa. L’Adn-Kronos, per esempio, ha sintetizzato il Comunicato stampa con questo titolo: “Sanità: Iorio, il Molise ha un costo pro-capite UGUALE ad altre regioni”. Alcuni giornali hanno titolato così: “Sanità, Molise promosso”. O ancora: “Sanità, Molise primo al sud”
Insomma, quel che aveva da dire il Governatore ai molisani era questo: «Pur con una serie di criticità il Sistema Sanitario del Molise si fregia di una qualità di prestazioni e di un costo pro-capite migliori di molte regioni italiane». Strano, visto il deficit spaventoso accumulato dalla nostra regione in materia di sanità e che ha spinto il Governo a commissariale il settore in Molise. E tuttavia Iorio nel comunicato cita, a supporto della sua tesi, l’autorevolissimo rapporto di un istituto specializzato nell’analisi dei costi delle regioni, il Cerm. Così, per farla breve, risulterebbe dal comunicato del Governatore che l’autorevolissimo istituto ha messo nero su bianco che la Sanità in Molise non è così male, anzi va piuttosto bene.
Il piccolo problema, però, è che non è vero. Perché il rapporto del Cerm, al di là della edulcorata versione fornita da Iorio, è lì da vedere nella sua forma integrale (http://www.astrid-online.it/Politiche-/Documenti/CERM_Sanit-_26_10_09.pdf) e dice cose un po’ diverse, in taluni casi molto diverse. Il che, purtroppo, non solo stempera gli ottimismi del Governatore sulla sanità locale, ma dice anche qualcosa di poco piacevole sui metodi di propaganda e quindi di condizionamento dell’informazione regionale abituata ad accettare e a ripubblicare in modo acritico qualsiasi esternazione di chi occupa le stanze dei bottoni del governo regionale.
Facciamo qualche esempio. «Il Molise» afferma Iorio «è collocato in una postazione centrale, tredicesima, tra le 20 regioni italiane per “qualità delle prestazioni”». Cosa vera, almeno stando al rapporto del Cerm. A pagina 28 del rapporto stesso è infatti pubblicata una graduatoria sulla qualità dei servizi sanitari regionali: al primo posto sta l’Umbria a cui il Cerm attribuisce un valore di 100. Dopo l’Umbria seguono otto regioni il cui livello di qualità ha un valore superiore ai 90 punti. Quindi seguono Valle d’Aosta e Liguria intorno agli 80 punti. E dopo c’è un crollo verticale di quasi venti punti: all’Abruzzo viene attribuito un valore di 62, al Molise di 61 (il tredicesimo posto, appunto), e via a seguire altre regioni fino al penultimo posto, quello della Puglia, con 51 punti. Un caso a parte quello della Calabria, fanalino di coda con 43 punti.
E dunque lo stesso dato enfatizzato dalla Regione dovrebbe più correttamente essere interpretato così: la “qualità delle prestazioni sanitarie” in Molise è molto lontana dall’eccellenza (39 punti di distanza dall’Umbria) e molto vicina al più basso grado di efficienza (10 punti sopra la Puglia). In termini calcistici: molto lontano dal vertice e molto vicino alla zona retrocessione. Quindi parlare di posizione “centrale” è per lo meno azzardato. Ma fin qui passi.
Il peggio viene quando lo staff di Michele Iorio si avventura nel terreno dei costi pro-capite della spesa sanitaria: ovvero, del rapporto fra spesa regionale e numero di abitanti.
«Stessa cosa» recita il comunicato stampa del portavoce del Governatore «dicasi per gli “Spostamenti rispetto alla spesa sanitaria pro-capite standardizzata”. Il Sistema Molisano è al tredicesimo per costo pro-capite e costa meno di quello dell’Abruzzo, della Liguria, del Lazio, della Puglia, del Trentino A.A. della Sicilia e della Campania».
Ora, con le parole è possibile spesso fare il gioco delle tre carte, ma in questo caso il tentativo è davvero ardito. Gli “Spostamenti rispetto alla spesa sanitaria pro-capite standardizzata” infatti, sono cosa ben diversa dal “costo pro-capite” del sistema sanitario. Non capirlo o fingere di non capirlo è cosa assai grave, specie da parte di chi ha il dovere di dare un’informazione corretta ai cittadini. Gli “Spostamenti rispetto alla spesa sanitaria pro-capite standardizzata” si riferiscono infatti all’incremento di spesa che sarebbe necessario – in ogni singola regione – per raggiungere un livello di qualità dei servizi standardizzato al meglio. Ma è ovvio che se una regione spende già molto l’incremento di spesa necessario per arrivare a un livello di efficienza standard dovrà essere inferiore rispetto a chi attualmente spende di meno.
E dunque la regione confonde (artatamente?) due piani, ben sapendo probabilmente che nessuno si premurerà – di fronte al comunicato stampa – di andare a verificare le cose. Il verbo del Governatore verrà riportato integralmente, senza chiose, senza analisi critiche. Col risultato che il messaggio trasmesso è quello secondo cui «il Sistema Molisano è al tredicesimo per costo pro-capite e costa meno di quello dell’Abruzzo, della Liguria, del Lazio, della Puglia, del Trentino A.A. della Sicilia e della Campania».
Le cose, in realtà, non stanno per niente così: il sistema molisano non è in alcun modo al tredicesimo posto per costo pro-capite, e non costa meno di quello dell’Abruzzo, della Liguria, del Lazio, del Trentino, della Sicilia e della Campania. Anzi, costa molto di più.
Le tabelle del Cerm citate dallo stesso Iorio sono lì a indicarlo, in modo inequivocabile. Nella tabella a pagina 9 del rapporto sono infatti indicati – su dati di fonte Istat – i costi pro-capite per la sanità nel periodo compreso fra il 1997 e il 2006, e il Molise sta al sedicesimo posto (su venti regioni) con una spesa media per cittadino di 1304 euro, ben dietro a tutte le altre regioni del sud: Basilicata, Puglia, Sicilia e Calabria occupano i primi quattro posti della graduatoria (con spese pro-capite comprese fra i 1126 e i 1158 euro), la Campania sta al sesto posto, l’Abruzzo al dodicesimo. Il Molise, sedicesimo, è dunque la regione del sud che spende di più.
Ma non solo. A pagina 10 del rapporto Cerm è anche indicato l’ultimo rilevamento disponibile del costo-pro capite della spesa sanitaria, quello relativo al 2007 (sempre da fonte Istat). Ebbene il Molise è ventesimo su venti, in ultimissima posizione: 1943 euro di spesa per ogni cittadino contro una media nazionale di 1703 euro. Un confronto umiliante anche con le altre regioni del Sud dove la spesa sanitaria pro-capite è di gran lunga inferiore a quella della nostra regione.
Ma se fosse per il Governatore, per i suoi portavoce, per gli organi di stampa abituati a pubblicare in modo acritico ogni esternazione di Iorio, i molisani non lo saprebbero mai.

(Pubblicato il 19/11/2009)

Il rapporto del CERM
http://www.astrid-online.it/Politiche-/Documenti/CERM_Sanit-_26_10_09.pdf

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